Il senatore del Partito Democratico, Antonio Nicita, ha sferrato un attacco al Centrodestra, che governa il Paese e la Regione siciliana, denunciando alcune pratiche legate alla ricerca di un’occupazione in Sicilia, che secondo lui sono caratterizzate da un “peggior clientelismo” e da una gestione della cosa pubblica non trasparente. Secondo Nicita, “c’è una destra che forza le regole, che fa del potere una forza di aggregazione tra personalità diverse” e che in Sicilia si è tornati “al peggior clientelismo come strumento e fine dell’azione politica”, un fenomeno che sta alimentando la disoccupazione e lo spopolamento della regione.
Nicita ha fatto queste affermazioni durante la festa dell’Unità tenutasi a Rosolini, alla quale hanno partecipato esponenti nazionali del Pd, come l’ex ministro Andrea Orlando e l’ex ministra alla Sanità Beatrice Lorenzin, oltre al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Il senatore del Pd ha denunciato che in Sicilia la ricerca di un lavoro è difficile e che spesso è necessario essere parente di un consigliere di maggioranza per trovare un’occupazione, un’espressione di clientelismo che sta danneggiando l’economia locale e la vita dei cittadini siciliani. “Devi essere parente di un consigliere comunale di maggioranza e stai sicuro che un posto da vigile urbano o da progettista lo si trova”, ha affermato, sottolineando la necessità di una maggiore trasparenza e meritocrazia nella gestione della cosa pubblica.
Nicita ha anche parlato di un “fenomeno interessante” relativo agli intrecci tra Comuni limitrofi, come Melilli e Francofonte, guidati rispettivamente da Peppe Carta, deputato regionale del Mpa-Grande Sicilia, e Daniele Lentini, evidenziando come “se sei consigliere comunale da una parte lavori nell’altra”, una situazione che richiede un’attenta valutazione e un intervento da parte delle autorità competenti. Ha assicurato di aver presentato delle interrogazioni parlamentari sulla questione, al fine di garantire una maggiore trasparenza e legalità nella gestione della cosa pubblica in Sicilia.
Il senatore del Pd ha anche accennato al caso di un concorso per agente di Polizia municipale al Comune di Melilli, al centro di un ricorso al Tar di alcuni candidati, un esempio concreto di come il clientelismo e la mancanza di trasparenza stanno influenzando la vita dei cittadini siciliani. Nicita ha ribadito la necessità di un cambiamento in Sicilia, denunciando lo stato di cose attuale e affermando che “torna la questione morale in Sicilia ed il tema della legalità in Sicilia”, richiamando l’attenzione sulla necessità di una gestione più trasparente e legale della cosa pubblica, al fine di favorire lo sviluppo economico e sociale della regione. La regione sta subendo uno spopolamento senza precedenti, aggravato dalla mancanza di servizi, tra cui l’assistenza sanitaria e la viabilità, tra le più precarie in Italia, una situazione che richiede un’immediata attenzione e un intervento efficace da parte delle autorità competenti.